martedì 26 febbraio 2013

L'inizio

Ho voluto cominciare un blog. Perché? Sinceramente me lo domando anch'io. Forse perché l'idea di un diario mi ha sempre ispirato. E mi sembrava anche stupido, a dir la verità: scrivo per me stesso, ma chi commenta? Chi mi critica? Va bene essere persone mature e cercare di migliorarsi, ma questo è conflitto d'interessi! Questo è quello che mi ha sempre trattenuto dallo scrivere un diario. Forse qui qualcuno mi può dare una mano con me stesso.

Ho Facebook, ma a che mi serve? Non sono una persona importante, che conosce tanta gente e/o che riesce a fare l'ipocrita con loro. Lì scrivo ciò che penso, e vengo continuamente ignorato ed insultato alle mie spalle. Posso anche scrivere una cosa personalissima, unica, ed avrò meno successo di quello che fa il figo in classe mia scrivendo le solite banalità sull'amore illudendosi di saperne qualcosa. Non che voglia il successo e l'essere celebre, intendiamoci: mi piacerebbe essere apprezzato per quello che penso ogni tanto. Per il resto ho deciso di intraprendere una strada difficile: essere coerenti con i propri ideali e fare quello che voglio IO, non quello che i miei compagni in maniera subdola tentano di farmi fare.

Ecco, rileggo questo piccolo pezzo che ho appena scritto e mi ritorna in mente il perché mi piace tanto scrivere: per sfogo. Forse mi dovevo chiamare "Diario di un ragazzo che si vuole sfogare", chissà. E' una sensazione benefica per me lo scrivere: un po' come la sigaretta per i fumatori.

Farò (anzi, spero di fare) molte riflessioni su questo blog, quelle che non posso fare con i miei coetanei. E se nessuno mi seguirà, non mi importa più di tanto. Scriverò un blog per me stesso, per Marco.

2 commenti:

  1. Scrivi per te, per sentirti meglio e per sfogarti. Gli apprezzamenti arrivano, vedrai. Buona avventura.

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